Quello sull’efficacia e sull’utilizzo delle manipolazioni e dei trust in riabilitazione è un argomento molto spinoso ed ancora molto controverso.
È il momento di fare un po’ di chiarezza circa la loro reale utilità.
Nello studio di Demoulin et. al (2018) sono state analizzate le molteplici le credenze dei pazienti circa la funzione e il razionale che sta dietro l’uso dei trust e delle manipolazioni articolari.
Alla luce dello studio sopra citato si può affermare che:
❌ “Riposiziona le vertebre”.
A differenza di quello che pensa il 49% dei paziente, i trust non servono assolutamente a riposizionare o riallineare i segmenti ossei;
❌ Trust e manipolazioni non sono utili in tutte le problematiche, quindi non va abusato il loro impiego;
❌ La sola manipolazione non basta come trattamento, infatti è necessario unire alla terapia passiva anche una attiva, basata su esercizi;
✅ Il rumore è generato dalla formazione e cavitazione di bolle di gas all’interno dell’articolazione e non dal fatto che due ossea sfregano tra di loro;
✅ Permette un temporaneo guadagno della mobilità articolare, che però tenderà nuovamente a diminuire, se non a questa verranno accostati esercizi terapeutici;
✅È in grado di modulare temporaneamente il dolore attraverso il rilascio di sostanze all’interno delle sinapsi.
Alla luce delle informazioni sopra riportate è quindi fondamentale che queste tecniche vengano usate nella maniera e nei tempi corretti. Senza andare ad alimentare concetti privi di fondamento scientifico che possano alimentare la dipendenza del paziente dal terapista.
L’unico obiettivo del clinico deve essere quello facilitare il recupero, l’autonomia e la capacità funzionale della persona.
Bibliografia
- Chandran Suja V, Barakat AI. A Mathematical Model for the Sounds Produced by Knuckle Cracking. Sci Rep. 2018 Mar 29.
- Demoulin C, Baeri D, Toussaint G, Cagnie B, Beernaert A, Kaux JF, Vanderthommen M. Beliefs in the population about cracking sounds produced during spinal manipulation. Joint Bone Spine. 2018 Mar.